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Gli oggetti di design

Un oggetto di design concepito e realizzato in modo efficace è in grado di rispettare le esigenze estetiche previste ma anche gli scopi per il quale è stato prodotto: sarà l’esperienza che l’utente avrà con esso a rivelarne la bontà.

L’ideazione di un oggetto di design è un atto creativo che presuppone una visione globale e non solo concettuale: progettare significa pensare in toto alla strategia da praticare per realizzare il prodotto e presentarlo con uno scopo preciso.

È proprio questo ultimo punto a determinare la differenza tra un design buono o cattivo: una poltrona elegante ma scomoda, un logo bello ma non attinente al brand, sono esempi di ciò che non si dovrebbe fare.

Essere umano e tecnologia

Il compito del design è veicolare l’interazione tra essere umano e tecnologia, e per far ciò in modo qualitativo deve osservare sia i parametri fisici (materiali, spazio) che i fattori culturali del pubblico a cui si rivolge. Il risultato dev’essere un’esperienza di comfort estetico e funzionale in grado di soddisfare i bisogni attraverso un prodotto utile che non provoca frustrazione.

Alla luce di ciò è dunque fondamentale comprendere in profondità i bisogni degli utenti e il loro mondo psicologico, attorno a cui plasmare le fasi di ideazione e produzione: solo verificando le necessità delle persone sarà possibile soddisfarle.

Il design e l’arte

Si può dire che il design sia arte? Non se si considerano le peculiarità di quest’ultima, che è forma di espressione soggettiva, veicolo di messaggi che vengono interpretati in modo diverso da ciascun ricevente secondo i propri parametri. Un oggetto di design è invece oggettivo, anzi viene proprio concepito affinché il messaggio inviato sia uguale per tutti.